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Campionati ticinesi 2015

23-03-2015 Tempo di lettura 3 minuti Article

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Mi sono appena gustato su youtube le ultime partite della nazionale svizzera femminile di curling, che ha appena vinto i mondiali 2015 in Giappone. Durante e dopo le partite ho ripensato ai miei piccoli “mondiali” a livello regionale: i campionati ticinesi 2015 (sabato 21 marzo). Il livello e la preparazione non sono proprio comparabili, però nel nostro/mio piccolo hanno una certa importanza.

Piccola cronaca della giornata, iniziamo dall’uscita di casa. Quando prima di arrivare alla macchina la mia ragazza mi dice: “Non ti arrabbi se oggi non gioco bene?”. In quel momento ti crolla il mondo addosso, perché tu ti stai “preparando” per le partite e lei si prepara già al dopo torneo. Tutto questo perché dopo il sorteggio la prima squadra da affrontare é Lugano Fabione composta in particolare da due personaggi molto validi. Però siamo riusciti a batterli dopo un inizio un po’ sofferto.

Subito dopo la prima partita il morale era già diverso e la domanda era già cambiata: “Neh che non ho giocato male?”. Infatti oltre le nostre aspettative, grazie al risultato, nella classifica parziale il primo rango era nostro. Solo che il sistema Schenkel usato per stilare le classifiche da un lato non é male (a seconda della posizione in classifica), ma l’unico modo per restare ad inizio classifica é quello di vincere. Perché appena perdi, perdi parecchie posizioni. Quindi quando provi a fare bene in una gara con un sistema simile, spesso ti crei della pressione per niente e sbagli. È un po’ quello che abbiamo fatto nella seconda partita contro Ascona Werner. Solo grazie alle nostre partenze diesel, nella fase finale siamo riusciti a rimontare e agguantare con gli ultimi sassi un pareggio, a mio parere, almeno meritato (in particolare nella seconda metà della partita).

A nostra grande sorpresa malgrado il pareggio abbiamo perso una sola posizione e durante il pranzo alcuni iniziano a capire che la vittoria della Chicchera 2015 non é stata solo fortuna. Ora però arriva la partita difficile contro Chiasso Manuel con in particolare Manuel Noseda e Andrea Lenzin, che per me sono un po’ come i miei maestri, perché grazie al loro aiuto (durante la mia prima stagione) ho apprezzato ancora di più questo sport. Loro avevano un conto in sospeso con noi, perché alla prima partita di qualificazione interna al CC Chiasso ci siamo affrontati (battendoli). 

Piccolo aspetto non bello prima della partita, sono stati gli auguri “gufati” (assolutamente non velati) fatti da altri giocatori. Comunque la partita mi é piaciuta tanto perché fino al 7 end era apertissima (parità 5 a 5) e malgrado la stanchezza abbiamo retto bene. Poi purtroppo non siamo riusciti a piazzare dei sassi durante il 7 end e abbiamo incassato una casa da 4 (difficilmente ricuperabile all’ultimo end). Questa é stata un po’ la batosta che non ci ha fatto più costruire niente durante l’ultimo end. Ma malgrado il risultato della partita e un 5o posto sulla classifica finale, sono assolutamente molto contento e fiero della mia squadra. Perché partendo da outsider in due occasioni questa stagione si é giocata il gradino più alto del podio. Naturalmente non si devono dimenticare i complimenti agli avversari per l’ottimo gioco dimostrato sul ghiaccio.

Nota conclusiva della giornata: adesso posso dormire dei sonni tranquilli perché so come mai quando si porta un bicchiere di Champagne alla bocca “viene da piangere”. Perché il bello del curling non é solo lo stare sul ghiaccio a giocare, ma anche lo stare con gli altri a ridere e scherzare fuori dal ring. Ah, adesso posso rispondere alla domanda: “Come ho giocato?”.

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Musica: Rainbow Treasure Quest di Grégoire Lourme (Licenza CC BY-SA 3.0CC BY-SA 3.0)